Care/i Colleghe/i, 

In questi giorni si stanno svolgendo le selezioni per la progressione verticale da categoria B a C.

Come noto, il numero delle domande pervenute non si discosta molto dal numero di posti disponibili (39 su 38).

Da molto tempo come CISL Università avevamo chiesto di bandire le PEV, perché crediamo che il personale debba avere un giusto sviluppo di carriera con un percorso ad hoc, peraltro con uno strumento previsto contrattualmente.

Abbiamo quindi dato il nostro contributo nella stesura del regolamento cercando di semplificare al massimo le procedure di selezione, prevedendo ovviamente prove diverse per le categorie.

In particolare, per quanto riguarda la progressione da B a C, abbiamo convenuto non fosse opportuno prevedere prove scritte ma solo colloqui. 

Quello che però è avvenuto, nonostante avessimo già sollevato il problema nelle riunioni con l’Amministrazione è che la maggior parte dei colleghi non superano la selezione vuoi perché non rispondono alle domande di legislazione (quando per anni hanno applicato quelle stesse norme senza problemi) vuoi perché il colloquio motivazionale non risponde ai desiderata dell’Amministrazione.

Peraltro, con voto di 20/21 che è davvero mortificante per colleghi che spesso svolgono di fatto per la gran parte del loro lavoro già mansioni da C e hanno alle spalle molti anni di lavoro. 

Ci chiediamo quale possa essere il vantaggio per l’Amministrazione avere del personale che invece di essere gratificato torna nei luoghi di lavoro a svolgere il proprio dovere avendo ricevuto una grande mortificazione. 

Chiediamo pertanto che fin da subito i posti non assegnati vengano nuovamente banditi anche se con tutta probabilità chi ha già partecipato farà fatica a mettersi nuovamente in gioco visto il trattamento ricevuto.

La Segreteria CISL FSUR

Settore Università area metropolitana di Bologna